Utilizzando strumenti e tecniche proprie ha dato vita a una originale interpretazione della città, visionaria e colorata, molto lontana dalla realtà così com’è ma molto vicina invece alla sensibilità dei primi impressionisti: i colori accesi sono accostati tra loro per dar vita a un’immagine che rende l’idea di Napoli trasformata e capovolta come del resto è la stessa Napoli Inversa.
Napoli Inversa rappresenta esattamente ciò che Klaus vuole esprimere: la manualità in un’arte oggi ormai resa estremamente automatizzata e irrimediabilmente inflazionata da app e software che fanno sembrare il lavoro di editing alla portata di tutti, perdendo ciò che l’occhio e il cuore invece vorrebbero raccontare.